Rethinking Lampedusa, Rethinking Malta

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Rethinking Lampedusa, Rethinking Malta è un progetto di ricerca artistica proposto in occasione della prima Biennale di Arte Contemporanea di Malta.

Che tipo di relazione esiste tra Lampedusa e altre isole del Mediterraneo come Malta? Quale idea di Europa è in gioco tra i loro confini? Quali tipi di pratiche e narrazioni alternative possono essere sviluppate spostando il nostro punto di osservazione?

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Il programma Rethinking Lampedusa, Rethinking Malta è l'evoluzione del programma Rethinking Lampedusa, nato nel 2022 in collaborazione con il College of Arts, Media and Design della Northeastern University di Boston.

Rethinking Lampedusa nasce come un programma di apprendimento esperienziale che si sviluppa durante un’intensiva settimana di residenza artistica sull’isola di Lampedusa. Il programma parte dalla ricerca dell’isola come metafora, come punto d’osservazione diverso - centrale rispetto al Mediterraneo, marginale rispetto all’Europa. Un punto d’osservazione orizzontale, aperto, oltre i confini.

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Rethinking Lampedusa, Rethinking Malta persegue l’obiettivo di creare un’alleanza internazionale tra istituzioni creative, coinvolgendo gli studenti dei corsi di arti visive e animazione del MADE Program e studenti dei corsi di fotografia e belle arti del Malta College of Arts Science and Technology (MCAST).

Il programma, alla sua terza edizione, si è arricchito di connessioni e interventi interdisciplinari e interculturali tra studenti e tutor, curatori, documentaristi, volontari di ONG locali, ricercatori e artisti, enfatizzando la necessità di pensare al Mediterraneo come crocevia delle più importanti sfide politiche del contemporaneo, in un ponte metaforico tra le due isole che meglio esemplificano le sue contraddizioni e risorse.

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Parte centrale dell’esperienza di quest’anno è stata una traversata via mare, proposta come atto performativo mirato a ricucire simbolicamente il Mediterraneo collegando le isole di Lampedusa e Malta.

Il viaggio in barca è risultato un’incredibile esperienza trasformativa e riflessiva, con un ulteriore strato di significato dato dall’utilizzo di due imbarcazioni significative - Ionia 97 e Caliente - che sono state confiscate dai trafficanti anni fa e ristrutturate e messe a disposizione per eventi educativi dalla Lega Navale di Catania.

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Una volta approdati a Malta, gli studenti hanno avuto la possibilità di visitare uno dei padiglioni tematici della Biennale di Malta “Can you sea? The Mediterranean as a political body”, interagire con alcuni degli artisti presenti sull’isola e partecipare a una serie di eventi aperti al pubblico: una meditazione collettiva, un workshop artistico per bambini e, in conclusione, un’esibizione dei lavori prodotti individualmente e collettivamente dai partecipanti della residenza.

Si ringraziano per la collaborazione:
Sofia Baldi Pighi e Emma Mattei, maltabiennale.art
Martina Caruana e Andrea Pullicino, MCAST
Paola Pizzicori, il Forum Lampedusa Solidale, Maldusa, Mediterranean Hope
La Lega Navale di Catania e Francesco Cappellani

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