“Mitopoiesis” è un viaggio attraverso le storie, le leggende, i miti e i luoghi che disegnano i contorni di questa terra: elementi fortemente connotanti da un punto di vista identitario, che hanno costituito la base di un lavoro finalizzato a mettere in relazione passato remoto e vissuto quotidiano, reso possibile – e forse anche filtrato – dalla costruzione di una biblioteca iconografica extra-ordinaria, alla quale un gruppo di studenti di età compresa fra i 16 e i 25 anni ha attinto per restituire una narrazione fatta totalmente propria.
“I ru’ frati”, “’A spirduta”, “Paulinu di sette scogghi”, “Damone e Finzia”, “I ciarauli”, “A casa cu n’occhiu”, “Salvatore Gurreri” sono soltanto alcune delle facce di una materia magmatica che sembra cambiare forma ogniqualvolta si prova ad afferrarla: infinite variazioni – le stesse che ritroviamo nella mitologia classica – su un tema che spesso si confonde, talvolta perdendosi, nell’intreccio risonante e molteplice di pochi semplici moduli apparentemente ricombinati all’infinito.
Il prodotto finale consiste nella costruzione di una narrazione partecipata che combina gli strumenti di quotidiana produzione e circolazione di contenuti audiovisivi con un approccio teso a scardinare il concetto stesso di fotografia come mero strumento di restituzione della realtà oggettiva e, allo stesso tempo, rimettere a fuoco il tempo che è sfondo della Storia e degli avvenimenti. Una via – una tra le poche, nonostante tutto – per continuare ad alimentare una tradizione culturale che rimane la base per la costruzione di una vera identità comune.
Il progetto, parte di un più ampio lavoro teso alla riscoperta e alla valorizzazione dei siti UNESCO di Siracusa e Pantalica finanziato dalla Legge 77/2006, è stato curato, per ciò che attiene alla parte visiva, da Luca Andreoni, Niccolò Benetton e Simone Santilli, aka The Cool Couple, con il supporto di Maria Vittoria Trovato. Cosimo Bizzarri, insieme con Naomi Galavotti, ha accompagnato gli studenti dell’Accademia di belle Arti di Siracusa e del Liceo Artistico “Antonello Gagini” durante il viaggio di riscoperta delle storie.