"Datemi una leva e solleverò il mondo."
Nel luogo in cui Archimede è nato e vissuto, due laboratori dialogano tra loro, giocando con i concetti di pesantezza e leggerezza, mescolando materiali primordiali come l'argilla e il ferro con nuove tecnologie.
The Brick Space
Il mattone è un prodotto semilavorato semplice e primitivo, ma altamente tecnico.
La sua storia è inestricabilmente legata al progresso tecnologico e alla civilizzazione dell'umanità; nel corso dei secoli ha subito diverse mutazioni e si è manifestato in diverse forme, mantenendo sempre intatta la sua natura formale che lo ha reso un vero archetipo sia dal punto di vista tipologico che morfologico.
Nato in Mesopotamia, una terra caratterizzata dalla scarsità di materiali per la costruzione come il legno e la pietra, il mattone si è evoluto attraverso un lento e progressivo processo di tecnologizzazione e raffinamento, adattando il suo peso e la sua dimensione a quella della mano dell'uomo, incaricata di posarlo in solide murature.
È simultaneamente un materiale primitivo, lavorato a mano con terra e paglia, ma anche un prodotto semilavorato industriale con una natura modulare e una morfologia non vincolante, che apre un mondo quasi illimitato di declinazioni tecniche ed estetiche. È l'elemento costruttivo più semplice e discreto, un riferimento di base di un lessico che non ha mai ostacolato l'espressione e la variazione tematica.
Grazie a questa natura versatile, che contrasta con una pronunciata chiarezza formale, il mattone diventa, all'interno del laboratorio, un modello, uno spazio dimensionale caratterizzato da un rapporto proporzionale definito, all'interno del quale operare una serie di riflessioni, tecniche e funzionali.
Un mattone può essere pieno o cavo; può avere nervature e fori che lo trasformano in una presa d'aria o in una piccola finestra; può diventare un hotel per insetti, un nido per ospitare uccelli e altre specie viventi; può essere immaginato come un singolo elemento che svolge una funzione specifica o, coerentemente con la sua natura, inserito in una logica modulare.
Ogni studente sarà invitato a lavorare utilizzando il mattone standard (con una profondità di 9,2 cm, un'altezza di 5,7 cm e una lunghezza di 19,4 cm) come unità di misura entro cui operare, pensando in una logica di rifunzionalizzazione/conversione per generare oggetti formalmente riconducibili alla stessa geometria ma con caratteristiche funzionali o tecniche diverse.
Alla fine del laboratorio, ogni studente avrà l'opportunità di stampare a grandezza naturale il proprio mattone utilizzando una stampante 3D in argilla.
The Wired Space
La seconda parte del corso sarà dedicata all'esposizione degli oggetti creati nella settimana precedente, in mostra presso l'ex convento dei Carmelitani a Siracusa (o alla MADE Gallery). Il design e lo sviluppo di questi saranno un progetto corale e collaborativo, basato su un unico materiale, una barra metallica, per allestire un'esposizione a volume zero che permetterà di esporre i manufatti tramite una struttura wireframe.
Il modulo di progettazione dell'esposizione sarà suddiviso in due parti. La prima parte, introduttiva e teorica, sarà basata sull'analisi e la presentazione di una serie di progetti di installazione utili e preparatori alla seconda fase del corso, che sarà basata sul laboratorio e includerà anche un corso base di saldatura.
