Matteo de Mayda e Cosimo Bizzarri sono rispettivamente l'autore e il curatore di There’s no calm after the storm, un progetto fotografico che indaga le conseguenze a lungo termine della tempesta Vaia e il fragile equilibrio tra l’azione umana e la resilienza degli ecosistemi. Realizzato in collaborazione con i dipartimenti TESAF e DAFNAE dell’Università di Padova, There’s no calm after the storm è stato esposto a Fotografia Europea, al Gibellina Photo Road Festival, a Cripta 747 e all’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, ed è anche oggetto di una pubblicazione edita da Bruno. De Mayda e Bizzarri collaborano spesso a progetti al confine tra arte, giornalismo e narrazione, pubblicati su testate nazionali e internazionali come The Guardian, New York Times, Der Spiegel, Internazionale.
